

Jimmy e Matty, di 8 e 4 anni, erano estremamente dispettosi.
Si mettevano sempre nei guai e i loro genitori sapevano che se nella loro città si fosse verificato qualche guaio, probabilmente i due ragazzi ne sarebbero stati coinvolti.
La madre dei ragazzi venne a sapere che un predicatore in città aveva avuto successo nell’educazione dei bambini, così gli chiese se poteva parlare con i suoi figli. Il predicatore acconsentì, ma chiese di vederli individualmente. La madre mandò Matty la mattina e aveva intenzione di mandare Jimmy a trovare il predicatore nel pomeriggio.
Il predicatore, un uomo imponente con una voce profonda e rimbombante, fece sedere il ragazzo più giovane e gli chiese severamente: “Sai dove si trova Dio, figliolo?”
Il ragazzo rimase a bocca aperta, ma non rispose, seduto lì con gli occhi spalancati e la bocca spalancata. Così il predicatore ripeté la domanda con un tono ancora più severo: “Dov’è Dio?!”
Di nuovo, Matty non fece alcun tentativo di rispondere. Il predicatore alzò ancora di più la voce, agitò il dito in faccia al ragazzo e urlò: “Dov’è Dio?!”
Il ragazzo urlò e corse fuori dalla stanza, corse direttamente a casa e si infilò nell’armadio, sbattendo la porta alle sue spalle. Quando il fratello maggiore lo trovò nell’armadio, gli chiese: “Cos’è successo?”
Matty, ansimando, rispose: “Questa volta siamo nei guai! DIO è scomparso, e pensano che siamo stati NOI!”
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