

Passeggiando per Chinatown, un turista rimane affascinato da tutti i ristoranti cinesi, dai negozi, dalle insegne e dagli striscioni.
Gira l’angolo e vede un edificio con l’insegna “Lavanderia Hans Olaffsen”.
“Hans Olaffsen?”, riflette. “Come diavolo ci sta qui?”. Così entra nel negozio e vede un anziano signore cinese dietro il bancone.
Il turista chiede: “Come mai questo posto si è guadagnato un nome come ‘Lavanderia Hans Olaffsen’?”
Il vecchio risponde: “È il nome del proprietario”.
Il turista chiede: “Allora, chi è il proprietario e dov’è?”
“Io sono proprio qui”, risponde il vecchio.
“Tu? Come ti è venuto in mente di chiamarti Hans Olaffsen?”
“È semplice”, dice il vecchio. “Molti, molti anni fa, quando venni in questo paese, ero in coda al Centro di Documentazione. L’uomo davanti era un grosso svedese biondo. La signora lo guardò e chiese: ‘Come ti chiami?’
Lui dice: “Hans Olaffsen”.
Poi mi ha guardato e mi ha chiesto: “Come ti chiami?”
Io dico: ‘Sem Ting.'”

Entrando nel piccolo negozio di campagna,
Lo sconosciuto notò un cartello con la scritta “PERICOLO! ATTENZIONE AL CANE!” affisso sulla porta a vetri. Dentro, notò un vecchio e innocuo cane da caccia addormentato sul pavimento accanto alla cassa.
Chiese al direttore del negozio: “È quel cane a cui la gente dovrebbe fare attenzione?”
“Sì, è lui”, rispose.
Lo sconosciuto non poté fare a meno di essere divertito. “Non mi sembra certo un cane pericoloso. Perché mai apposti quel cartello?”
“Perché”, rispose il proprietario, “prima che mettessi quel cartello, la gente continuava a inciamparci sopra”.
“Cosa è successo?” chiese il visitatore dell’ospedale all’uomo pesantemente bendato seduto sul letto.
“Beh, sono andato a Margate nel fine settimana e ho deciso di fare un giro sulle montagne russe. Mentre arrivavamo in cima al giro più alto, ho notato un piccolo cartello a lato del percorso. Ho provato a leggerlo, ma era molto piccolo e non riuscivo a leggerlo.
“Ero così curioso che ho deciso di fare un altro giro, ma passavamo così velocemente che non riuscivo a vedere cosa diceva il cartello.
Ormai ero deciso a leggere quel cartello, così ho fatto il giro una terza volta. Arrivato in cima, mi sono alzato in macchina per vedere meglio.
“E questa volta sei riuscito a vedere cosa diceva il cartello?” chiese il visitatore.
“SÌ.”
“Cosa diceva?”
“Non stare in piedi in macchina!”
La signorina Jones aveva tenuto una lezione di scienze ai suoi alunni di seconda elementare.
Aveva spiegato come funzionavano i magneti e mostrato come potevano raccogliere chiodi e altri pezzi di ferro.
Ora era il momento delle domande, e lei chiese: “Il mio nome inizia con la lettera ‘M’ e raccolgo le cose. Cosa sono?”
Un bambino in prima fila ha detto orgoglioso: “Sei una mamma!”
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