Gli stivali rumorosi

Un generale dell’esercito in pensione si trasferisce in un nuovo appartamento dopo aver lasciato il servizio.

Nelle settimane successive, i suoi nuovi vicini si resero conto che nei fine settimana tornava al suo appartamento alle 2 di notte completamente ubriaco, si toglieva lo stivale sinistro e lo sbatteva sul pavimento, si toglieva lo stivale destro e lo sbatteva sul pavimento ancora più forte e poi si addormentava.

Poiché la forza di questi colpi fragorosi era sufficiente a svegliare quasi tutti quelli che gli stavano intorno, e si trattava di un complesso familiare, una mattina i vicini decisero di andare a casa sua e di affrontarlo.

“Signor Generale, la ringraziamo per il servizio reso al nostro Paese e le diamo il benvenuto nel nostro complesso residenziale.”

“Grazie”

“Signore, ci rendiamo conto che servire il Paese per così tanto tempo può avere un prezzo elevato, e vogliamo che lei si goda la pensione…”

“Va bene?”

“Ma, signore, potrebbe per favore, gentilmente, non sbattere gli stivali a casa nel cuore della notte quando torna a casa nei fine settimana? Sveglia noi e i nostri figli.”

“Oh! Non lo sapevo. Mi dispiace di avervi svegliati tutti così, che stupidaggine che sono stato, non sarà più felice.”

“Grazie mille, signore”

Il fine settimana successivo il Generale torna a casa ubriaco e si siede sul letto. Si toglie lo stivale sinistro e lo sbatte sul pavimento; si toglie lo stivale destro e… “Aspetta un attimo… era di questo che stavano parlando, vero?”, si dice nel suo torpore da ubriaco. Appoggia delicatamente lo stivale destro accanto al sinistro e va a letto.

Circa un’ora dopo, il Generale si sveglia al suono incessante del campanello e di un bussare pesante alla porta. Si alza, si avvicina barcollando e la apre, trovando un gruppo di vicini fuori in pigiama.

“SIGNORE! Potrebbe per favore sbattere l’altro stivale così possiamo dormire un po’!!”

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